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1.
€ 23,00
EAN-13: 9788846490698
Raffaele Bifulco
Diritto e generazioni future. Problemi giuridici della responsabilità  intergenerazionale
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 23,00
DescrizioneAbbiamo obblighi verso le generazioni future? Oppure possiamo fare tutto ciò che siamo in grado di fare? Gli sviluppi tecnologici lasciano immaginare prospettive di straordinario progresso per l'umanità ; allo stesso tempo, gli effetti di questi sviluppi pongono problemi di enorme gravità  per gli uomini di oggi e per quelli di domani: si pensi al surriscaldamento terrestre, alle tecniche di clonazione dell'uomo, ai sistemi previdenziali. Avviato dalla riflessione filosofica negli anni '70 dello scorso secolo, il dibattito sulle forme e sui limiti della responsabilità  intergenerazionale coinvolge oramai l'opinione pubblica mondiale. Al principio si richiamano sempre più frequentemente gli attori politici della Comunità  internazionale, degli Stati nazionali e dei livelli di governo regionale e locale. L'orientamento al futuro diventa così un'esigenza imprescindibile dell'esperienza giuridica, dalla fase di creazione della norma a quella della sua applicazione e interpretazione. Senza nascondere le difficoltà  di dare voce a chi non ce l'ha, questo libro introduce il lettore ai problemi giuridici della responsabilità  intergenerazionale. Prendendo le mosse dalla riflessione filosofica, l'autore esamina l'emersione del principio di responsabilità  intergenerazionale nel diritto internazionale e la sua implementazione nei diritti degli Stati nazionali. Nella convinzione che la tutela degli interessi delle generazioni future rappresenti una delle sfide più affascinanti per il diritto contemporaneo. Raffaele Bifulco è professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nell'Università  Parthenope di Napoli. Insieme ad A. Celotto e M. Olivetti ha curato il Commentario alla Costituzione (Utet 2006). Con A. D'Aloia ha curato il volume Un diritto per il futuro. Teorie e modelli della responsabilità  intergenerazionale (Jovene 2008).

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2.
€ 23,00
EAN-13: 9788820446543
Ilaria Li Vigni
Avvocate. Sviluppo e affermazione di una professione
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 23,00
DescrizioneIl titolo del testo prende spunto da un'attenta analisi dell'Accademia della Crusca, garante della correttezza della lingua italiana, che, nel 1994, aderendo alla campagna per le pari opportunità  tra uomo e donna, ha identificato nel sostantivo "avvocata" il corretto e specifico femminile della professionista, conferendo al termine una peculiarità  anche semantica. Il saggio si snoda lungo i binari intricati della questione di genere nel mondo dell'avvocatura italiana in cui le avvocate hanno raggiunto la parità  numerica ma non ancora quella effettiva. Molti ancora sono i punti spinosi: da un'innegabile problematica di ruolo - spesso le avvocate si occupano di materie "tipicamente femminili" quali il diritto di famiglia o quello minorile - ad un'evidente scarsità  di rappresentanza nelle istituzioni forensi: solo 15 sono le presidenti su 165 Ordini Forensi in Italia e solo 2 sono le consigliere al Consiglio Nazionale Forense. Partendo da queste premesse l'autrice desidera proporre ai lettori soluzioni concrete, mantenendo una visuale positiva e suggerendo, a tal proposito, l'importanza di incentivare in vari modi l'avvocatura femminile, puntando, in particolare, sulla consapevolezza delle avvocate di avere le peculiari ed insostituibili qualità  della capacità  di ascolto e della mediazione. Per rendere vivo e concreto quanto trattato nella prima parte del volume, sono state raccolte alcune interviste nelle quali l'autrice ha approfondito con alcune Avvocate - quali Paola Severino, Laura Hoesch, Carla Guidi, Marilisa D'Amico, Cinzia Calabrese, Tatiana Biagioni, Susanna Pisano, Angela Giomarelli, Roberta Altavilla, Alessandra Giancristofaro, Donatella Montagnani, Doriana Martini, Stefania Cherubini, Annalisa Premuroso, Elisabetta Nati - le loro storie di vita e di lavoro, con una riflessione conclusiva sullo stato attuale della Professione Forense anche alla luce delle recenti riforme legislative. Ilaria Li Vigni, avvocata a Milano, si occupa di casi di diritto penale, di tematiche connesse alla tutela dei diritti umani ed alle problematiche di genere. Componente della Commissione Pari Opportunità  del Consiglio Nazionale Forense, Presidente del Comitato Pari Opportunità  dell'Ordine Avvocati di Milano, componente della Rete dei Comitati Pari Opportunità  delle Professioni Legali presso il Consiglio Superiore della Magistratura, è cultore della materia presso la II Cattedra di Sociologia del diritto e del lavoro dell'Università  degli Studi di Milano.

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3.
€ 21,00
EAN-13: 9788820403911
Marilisa D'Amico
Università  e persone con disabilità . Percorsi di ricerca applicati all'inclusione a vent'anni dalla legge n. 104 del 1992
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 21,00
DescrizioneIl volume raccoglie gli atti del convegno L'università  per il disabile. Una ricchezza per tutti svoltosi a Milano nel marzo del 2012, durante il quale, a vent'anni dall'entrata in vigore della legge n. 104 del 1992, esperti di diverse discipline hanno analizzato i percorsi che in alcuni settori scientifici sono stati compiuti lungo la strada dell'inclusione delle persone con disabilità . Gli interventi mostrano i risultati acquisiti sui tema dell'inclusione nel mondo del diritto, della pedagogia, della medicina, dell'ingegneria e dell'architettura e illustrano come gli studi scientifici possano migliorare il rapporto dei disabili con l'ambiente cittadino, formativo, professionale, sanitario e sportivo. Il volume si sofferma inoltre sulla particolare situazione delle persone con disabilità  nell'attuale contesto di crisi economica grazie ai contributi dei rappresentanti di alcune Istituzioni e Associazioni che si occupano della tutela dei diritti delle persone con disabilità . Marilisa D'Amico è professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  degli Studi di Milano e avvocato cassazionista. È inoltre componente del Consiglio comunale di Milano, all'interno del quale è Presidente della Commissione Affari istituzionali. È delegata del Rettore dell'Università  degli Studi di Milano per le disabilità  e l'handicap. È stata tra i promotori dell'istituzione del CALD, Coordinamento degli Atenei Lombardi per la Disabilità . Per i nostri tipi ha pubblicato: I diritti contesi (2008); Laicità  per tutti, con Anna Puccio (2009); I diritti delle coppie infertili. Il limite dei tre embrioni e la sentenza della Corte costituzionale, con Irene Pellizzone (2010); Il divieto di donazione dei gameti. Fra Corte Costituzionale e Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, con Benedetta Liberali (2011); Diritto Costituzionale, con Giuseppe D'Elia (2012); Le quote di genere nei consigli di amministrazione delle imprese, con Anna Puccio (2013). Giuseppe Arconzo è ricercatore di Diritto costituzionale presso la Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  degli Studi di Milano, all'interno della quale ricopre il ruolo di referente per gli studenti con disabilità  e DSA, e avvocato del Foro di Milano. È tra gli organizzatori e docenti dei Corsi di formazione dell'Università  degli Studi di Milano sui servizi alle persone con disabilità  e ha svolto docenze e interventi a convegni sui temi della disabilità .

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4.
€ 32,00
EAN-13: 9788820440428
Antonella Sau
La proporzionalità  nei sistemi amministrativi complessi. Il caso del governo del territorio
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 32,00
DescrizioneIl governo del territorio negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con un progressivo e costante incremento della complessità  normativa, organizzativa e funzionale del sistema giuridico e con l'emersione accanto ai tradizionali interessi (proprietà , ambiente, cultura) di interessi nuovi (sviluppo economico, competitività , produzione di energia da fonti rinnovabili) o di nuove declinazioni degli stessi (si pensi alla profonda evoluzione della nozione di ambiente e di paesaggio) che ne hanno ulteriormente complicato i già  delicati meccanismi decisionali. In un tale contesto la ricerca dell'equilibrio tra i diversi interessi, pubblici e privati, che insistono nel territorio non può che essere affidata a criteri ordinatori delle scelte amministrative in grado di cogliere la misura, intesa anzitutto come reciproca compatibilità , della loro soddisfazione. Tra questi standard vi è certamente il principio di proporzionalità , la cui effettiva applicazione nell'ordinamento dipenderà  molto dal ruolo che il giudice amministrativo riuscirà  a ritagliarsi nel novellato sistema processuale quale garante di un corretto esercizio del potere discrezionale. Antonella Sau è dottore di ricerca in Nuove Tecnologie e Informazione Territorio & Ambiente. È autrice di diverse pubblicazioni in materia, tra l'altro, di beni e attività  culturali, di urbanistica, di società  pubbliche, di accesso all'informazione ambientale.

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5.
€ 22,00
EAN-13: 9788820452124
Elisa Pazè
Diseguali per legge. Quando è più forte l'uomo e quando è più forte la donna
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 22,00
DescrizioneDiseguali per legge costituisce un ossimoro ed evidenzia un paradosso. Mentre - secondo la Costituzione - tutti i cittadini sono eguali senza distinzione di sesso, in talune situazioni la legge tratta ancora diversamente uomo e donna, mantenendo o introducendo diseguaglianze. La donna non può trasmettere il proprio cognome ai figli e non può risposarsi subito se resta vedova; l'uomo non può impedire l'aborto o chiedere di essere messo agli arresti domiciliari per potere fare il padre. Anche i congedi di maternità  e paternità , le mutilazioni genitali, la prostituzione e altri aspetti della vita familiare e lavorativa sono oggetto di differenti discipline. E poi ci sono le quote rosa. Il problema però non è solo di leggi. "Soprattutto è rimasto fortissimo, in certi casi fino a oggi, lo scarto fra i diritti ufficialmente riconosciuti dalla legge (alle donne) e l'abitudine di aggirarli nella prassi... La diseguaglianza sancita per legge, insomma, è solo una delle forme in cui si materializza una asimmetria più profonda a cui tutte le società  conosciute, prima della nostra, hanno creduto in modo pressoché automatico. Ce n'è abbastanza per ricordarci che intervenire sulla lettera della legge è importantissimo, sì, ma non interamente sufficiente per produrre e garantire l'eguaglianza. Ma soprattutto ce n'è abbastanza per farci riflettere, con stupore, ammirazione e anche trepidazione, all'incredibile audacia che la nostra società  ha manifestato nel tardo Ventesimo secolo, decidendo di rimuovere totalmente qualunque relitto giuridico di quella disuguaglianza che tutti i nostri antenati per millenni hanno considerato naturale." (Dalla Prefazione di Alessandro Barbero) Questo libro ripercorre il lungo cammino verso la parità  fra i sessi dall'unità  d'Italia in poi e fa il punto sulle disparità  residue, nelle leggi e nella vita quotidiana. Alcune sono giustificate, altre devono ancora essere superate. Elisa Pazè, magistrato, si è occupata in diverse pubblicazioni di tematiche attinenti alle relazioni familiari e alle politiche di genere, quali l'attribuzione del cognome materno, l'adozione da parte delle persone non sposate, la regolamentazione giuridica della famiglia di fatto e le quote rosa nella sfera della rappresentanza politica.

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6.
€ 22,00
EAN-13: 9788820456979
Iside Gjergji
Circolari amministrative e immigrazione
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Diritto, giustizia

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Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 22,00
DescrizioneIl carattere emergenziale attribuito all'immigrazione e il convincimento diffuso circa la politicità  di tale fenomeno sociale hanno giustificato l'affidamento esclusivo della sua gestione agli organi esecutivi dello Stato e all'autorità  di polizia. Questa 'pertinenza' al potere esecutivo ha spesso determinato l'utilizzo degli atti amministrativi come principale fonte normativa e, quindi, come dispositivo generale e ordinario nella gestione quotidiana dei movimenti migratori. È proprio l'uso abnorme degli atti amministrativi, in specie le circolari amministrative, nella gestione quotidiana dei movimenti migratori, infatti, ad aver dato vita in Italia ad un particolare fenomeno che possiamo anche definire fenomeno di governo per circolari. Dopo gli anni Novanta infatti le circolari amministrative sono diventate strumento privilegiato di integrazione e di interpretazione della disciplina giuridica dell'immigrazione. La continua creazione di 'nuove' regole e di 'interpretazioni autentiche' attraverso le circolari amministrative ha prodotto un forte condizionamento nelle modalità  e nei tempi di applicazione dell'attuale legislazione in vigore. Questo libro passa al setaccio quell'interminabile sottobosco di ordini amministrativi dal dopoguerra ad oggi con l'obiettivo di dimostrare come non solo sia oggi impossibile analizzare le politiche immigratorie in Italia senza un'approfondita disamina delle circolari amministrative, ma anche come l'utilizzo crescente di simili fonti nella regolamentazione di fatto degli aspetti essenziali della vita degli immigrati rappresenti anche un terreno di sperimentazione di 'nuove' politiche istituzionali. Iside Gjergji è ricercatrice presso il Centro di Studi Sociali dell'Università  di Coimbra (Portogallo), membro del gruppo di ricerca NHUMEP (Humanities, Migration and Peace Studies).

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7.
€ 18,00
EAN-13: 9788856841800
Ileana Alesso
Il Quinto Stato. Storie di donne, leggi e conquiste. Dalla tutela alla democrazia paritaria
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 18,00
DescrizioneLidia Poet, Franca Viola, Rosanna Oliva, nomi di donne, quasi sconosciute protagoniste di fondamentali conquiste che oggi le donne vivono come evidenti e naturali. Non è stato sempre così e per molte non lo è ancora oggi. Fino alla fine degli anni '60 l'adulterio, ma solo quello femminile, era reato e la pubblicità  degli anticoncezionali era vietata. Solo dal 1960 alle donne è stato concesso di partecipare ai concorsi per accedere ai ruoli di responsabilità  nelle pubbliche funzioni e solo nel 1963 hanno potuto entrare in magistratura. Da pochissimo, e limitatamente ad alcune amministrazioni locali, è stata affermata la presenza paritaria delle donne nelle giunte e nelle società  partecipate. Eppure le donne sono state protagoniste dello sviluppo industriale dei primi anni del '900, della lotta di liberazione e della fondazione della Repubblica, della ricostruzione industriale e dei movimenti degli anni '70, fino alle recenti vicende sui temi eticamente sensibili, dall'aborto alla fecondazione assistita, alla dignità  nelle immagini pubblicitarie. Un cammino lungo un secolo, un percorso difficile, contrastato, conquistato, fatto anche di leggi e di sentenze che hanno cambiato la vita delle donne. E non sempre in meglio. Queste pagine attraverso le storie, le canzoni, i film, le leggi e le sentenze, ripercorrono questo cammino, descrivono gli eventi più importanti, spiegano le leggi che hanno modificato il lavoro, la famiglia, la vita delle donne italiane. E anche quella degli uomini. Ileana Alesso , avvocato e consulente di aziende e pubbliche amministrazioni, docente in Diritto delle pari opportunità  in master universitari, componente del Comitato Pari Opportunità  dell'Ordine degli Avvocati di Milano e Consigliera di Fiducia dell'Università  di Milano-Bicocca. Impegnata nei processi che hanno portato all'annullamento delle linee guida regionali lombarde di modifica della legge 194/78 sulla interruzione di gravidanza e alla incostituzionalità  della legge 40/2004 sulla fecondazione assistita. Impegnata nella difesa dei diritti delle coppie omosessuali alla Corte Costituzionale e per la affermazione della democrazia paritaria al Tar e Consiglio di Stato. Per i nostri tipi ha recentemente pubblicato La cicogna e il codice. Fecondazione assistita, riflessioni e prospettive con M. D'Amico e M. Clara (2010).

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8.
€ 29,00
EAN-13: 9788856846799
Giuseppe Limone
La responsabilità  di essere liberi, la libertà  di essere responsabili
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 29,00
DescrizioneNei saggi di questo volume la riflessione si svolge intorno ai due nodi teoretici della libertà  e della responsabilità , attraversando i territori del diritto e della problematica giuridica, del pensiero e dell'azione di Simone Weil, delle questioni filosofiche e politiche. La libertà  non si può pensare senza un minimo di condizioni di fatto che la rendano possibile. È dunque necessario distinguere fra una libertà  come condizione e una libertà  come capacità  . Ma tutte le condizioni di libertà  non avrebbero senso se non fossero precedute e sottese da una libertà  come capacità . Per converso senza le condizioni fattuali di libertà  non si può esercitare una libertà  come capacità . Nella libertà  come capacità  si ha a che fare con quella particolare potenza del volere di distaccarsi, di sottrarsi alla mera serie delle cause, di orientarsi verso un fine, di generare un inizio nuovo. Perciò la libertà  è la capacità  di trascendere la propria condizione, di prendere distanza da essa, di riorientarla sempre e daccapo. In definitiva è libertà  come potenza di comparare , di ponderare e di giudicare . È l'insieme di questi livelli a costituire il significato maturo della libertà , cui corrisponde una precisa responsabilità  . In un orizzonte pieno la libertà  non è solo un sostantivo, ma un verbo; non è solo uno stato, ma un'azione. Essa non è solo la condizione e la forza di ciò che è libero, ma l'azione che libera. A essa corrisponde non la semplice responsabilità  ma la pietas , ossia la coscienza profonda della propria e dell'altrui fragilità . In questo senso la libertà  va pensata come esercitabile e la responsabilità  come sostenibile , mentre l'una e l'altra diventano istanze feconde di un livello nuovo e più alto dell'umano. Giuseppe Limone è professore ordinario di Filosofia del Diritto e della Politica presso la Seconda Università  degli Studi di Napoli. Fra i suoi numerosi lavori vi sono: Tempo della persona e sapienza del possibile (tomi 2), Napoli 1988-1991; Dimensioni del simbolo , Napoli 1997; Il Sacro come la contraddizione rubata. Prolegomeni a un pensiero metapolitico dei diritti fondamentali , Napoli 2001; Il simbolico come cifra di gravitazione nello spazio noetico , Napoli 2003; Dal giusnaturalismo al giuspersonalismo: Alla frontiera geoculturale della persona come bene comune , Napoli 2005. Ha curato L'era di Antigone 1, 2, 3, 4.1 e 4.2. Ha fondato e dirige la rivista Persona. Periodico di studi e dibattito .

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9.
€ 28,00
EAN-13: 9788856848472
Roberto Gennaro
Stranieri e repressione penale. I soggetti e le istituzioni
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 28,00
DescrizioneIl sempre più deciso ricorso a strumenti repressivi nella gestione dei processi migratori, in particolare nell'ultimo decennio, ha evidenziato la debolezza dei tradizionali strumenti dello Stato di diritto dinanzi all'esigenza di governare la crescente complessità  delle società  globalizzate. La prevalenza delle istanze di ordine pubblico (e l'assenza di un programma di gestione nel lungo periodo) non ha tuttavia consentito di contenere l'afflusso di migranti, rendendo estremamente fragile l'equilibrio fra autoctoni (in particolare gli appartenenti alle classi più povere) e stranieri. Il profondo mutamento registrato nella percezione sociale dello straniero discende anche da una sommaria associazione fra clandestinità  e insicurezza urbana e dalla crisi del sistema di welfare state, incapace di soddisfare l'accresciuta richiesta di solidarietà . Il prodotto finale di tali condizioni è una ricostruzione "emotiva" ed estremamente frammentaria dei diversi profili giuridici e sociali dell'immigrazione, in cui il contrasto della clandestinità  è il tema principale delle politiche migratorie e la sicurezza urbana è il nodo della transazione elettorale fra politica e cittadini. Questo bisogno di sicurezza è stato soddisfatto ricorrendo in modo sempre crescente alla sanzione penale, attribuendo di fatto al sistema repressivo la funzione di strumento primario di gestione e controllo dei processi migratori. L'effettività  dell'intervento repressivo dipende, però, dalla reale possibilità  di contrasto del fenomeno che si vorrebbe controllare, dalla disponibilità  dei mezzi occorrenti per fronteggiarlo e dall'efficienza e dalla coerenza del sistema stesso nel perseguire i suoi fini. Sussistono numerose buone ragioni per ritenere che nessuna di queste condizioni sia attualmente soddisfatta, né potrà  esserlo in un futuro prossimo. Sembra più verosimile ipotizzare che questa decisione condurrà  a un'ulteriore dilatazione della sfera del penalmente rilevante, costringendo il diritto penale entro una sempre più sbiadita dimensione meramente simbolica. L'intento di questo lavoro è quello di analizzare, anche attraverso rilevazioni empiriche, i rapporti che si instaurano fra gli attori del sistema e gli immigrati, cercando di capire quali sono i percorsi che, attribuendo contenuti concreti alle norme, definiscono di fatto le direzioni verso cui si muove l'intero sistema. Roberto M. Gennaro è assegnista di ricerca e docente a contratto di Diritto penale e Criminologia presso la Facoltà  di Scienze politiche dell'Università  di Catania. È autore di saggi sulla condizione penitenziaria degli stranieri in Italia e sui fenomeni di criminalità  organizzata nell'economia.

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10.
€ 30,00
EAN-13: 9788856846966
Benedetta Liberali
Il reato di atti persecutori. Profili costituzionali, applicativi e comparati
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 30,00
DescrizioneIl volume intende offrire un inquadramento delle problematiche sottese alla nuova fattispecie penale di cui all'art. 612- bis c.p., con riguardo sia ai profili di legittimità  costituzionale, sia alle prime applicazioni giurisprudenziali. Oltre alla trattazione delle criticità  della norma da un punto di vista costituzionale e applicativo, viene esaminato il profilo comparato, attraverso una completa ricognizione delle discipline adottate negli ordinamenti degli Stati dell'Unione Europea e il riferimento ad altri Paesi che hanno adottato soluzioni peculiari. In appendice, la legge che ha introdotto nel nostro ordinamento il reato di atti persecutori, la normativa inglese e la sentenza della Corte costituzionale belga in tema di determinatezza della fattispecie penale, oltre a un esempio di richiesta di ammonimento e il protocollo di intesa per il contrasto al reato di atti persecutori tra i Ministri per le Pari Opportunità  e della Difesa. Benedetta Liberali , avvocato del Foro di Milano e dottore di ricerca in Diritto costituzionale presso il Dipartimento di Diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo della Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  degli Studi di Milano. La sua tesi di laurea, scritta a seguito di un periodo di studio presso l'Università  di Oxford, dal titolo Il reato di Stalking e la sua repressione in Inghilterra. Osservazioni giuridiche e sociologiche è consultabile presso la sede dell'Unione Femminile Nazionale di Milano. Per i nostri tipi ha pubblicato, con M. D'Amico (a cura di), Il divieto di donazione dei gameti. Fra Corte Costituzionale e Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (2011).

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11.
€ 29,00
EAN-13: 9788820401054
Giovanna Condo'
Elementi di diritto privato e di famiglia. Manuale per operatori sociali
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
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Prezzo di acquisto€ 29,00
DescrizioneDuplice scopo del testo è porsi quale agevole strumento di formazione per i professionisti sociali non ancora inseriti nel mondo del lavoro, e di consultazione e aggiornamento per quelli già  quotidianamente a confronto con le problematiche connesse ai nuclei familiari, ai minori, ai soggetti ai quali assicurare specifica e mirata tutela. Al diritto di famiglia è dedicato lo spazio più ampio, a integrazione e in funzione del quale si è, tuttavia, ritenuta indispensabile la preventiva conoscenza del diritto privato e di quegli istituti il cui approfondimento risulta indispensabile alle esigenze dei principali destinatari del volume. Non si è rinunciato all'utilizzo di un linguaggio giuridico appropriato, tanti più utile se si ha riguardo per gli scambi - indispensabili e frequenti - degli operatori sociali con giudici e avvocati: la conoscenza e l'utilizzo di termini comuni e precisi, non può che agevolare il lavoro e la collaborazione tra le diverse figure professionali. L'evoluzione - costante e rapidissima - del diritto ha suggerito il riferimento a un sito internet, da utilizzarsi pure per l'aggiornamento del manuale. Limitatamente al diritto privato si è scelto di proporre nel testo cartaceo una sintesi dei capitoli, consultabili in forma completa e approfondita all'indirizzo www.francoangeli ' Area Università  ' Elenco di libri con allegato materiale didattico. Giovanna Condò svolge la libera professione di avvocato e si oc-cupa prevalentemente di diritto di famiglia, dei minori e successorio. Socio fondatore dell'Istituto di Diritto di famiglia (IDF) e della Camera Civile di Milano, collabora con l'Università  degli Studi di Milano come cultore della materia di Diritto internazionale privato e processuale ed è titolare del corso di Diritto privato e di famiglia presso la facoltà  di Sociologia dell'Università  Bicocca di Milano. Ha pubblicato articoli e dossier su riviste giuridiche e quotidiani, in ma-teria di divorzio, adozione, separazione, affidamento dei minori, as-setti economico-patrimoniali.

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12.
€ 34,00
EAN-13: 9788820404017
Marilisa D'Amico
La Legge n. 40 del 2004 ancora a giudizio. La parola alla Corte Costituzionale
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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Prezzo di acquisto€ 34,00
DescrizioneIl volume intende affrontare i due aspetti maggiormente problematici relativi alla legge n. 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita: da un lato, il divieto di fecondazione con donazione di gameti esterni alla coppia, sulla cui legittimità  costituzionale, a seguito della decisione definitiva resa contro l'Austria da parte della Corte EDU, è chiamato a pronunciarsi il Giudice delle Leggi; dall'altro, la diagnosi genetica preimpianto, la cui legittimità  è stata ancora messa in discussione, pur a fronte della nota sentenza n. 151 del 2009 della Corte Costituzionale. Il volume, accanto ai contributi giuridici, raccoglie il punto di vista medico, che si presenta particolarmente importante in una materia, quale quella della procreazione medicalmente assistita, soggetta all'evoluzione scientifica. Marilisa D'Amico, avvocato cassazionista, professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  degli Studi di Milano, direttore della Sezione di Diritto costituzionale del Dipartimento di Diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo della medesima Facoltà . Ha fatto parte del collegio nazionale di avvocati che ha difeso le coppie davanti alla Corte Costituzionale nel giudizio che ha portato alla sentenza n. 151 del 2009. Fa parte del collegio di difesa nell'ambito del nuovo giudizio instaurato davanti alla Corte sulla legittimità  costituzionale del divieto di procreazione assistita di tipo eterologo. È componente del Comitato Pari Opportunità  dell'Università , dell'Ordine degli avvocati di Milano e della Provincia di Milano. Per i nostri tipi ha pubblicato: I diritti contesi (2008); Laicità  per tutti , con Anna Puccio (2009); I diritti delle coppie infertili. Il limite dei tre embrioni e la sentenza della Corte costituzionale , con Irene Pellizzone (2010); Il divieto di donazione dei gameti. Fra Corte Costituzionale e Corte Europea dei Diritti dell'Uomo , con Benedetta Liberali (2011). Benedetta Liberali , avvocato del Foro di Milano e dottore di ricerca in Diritto costituzionale presso il Dipartimento di Diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo della Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  degli Studi di Milano. È autrice di saggi relativi alla materia della procreazione medicalmente assistita e ai diritti costituzionali sottesi. Per i nostri tipi, ha pubblicato Il divieto di donazione dei gameti. Fra Corte Costituzionale e Corte Europea dei Diritti dell'Uomo , con M. D'Amico (2011); Il reato di atti persecutori. Profili costituzionali, applicativi e comparati (2012).

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13.
€ 30,00
EAN-13: 9788820401443
Marilisa D'Amico
Diritto costituzionale
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneL'opera nasce dall'esigenza, avvertita dagli Autori con crescente interesse nel corso degli anni, di disporre di uno strumento didattico che conciliasse il rigore metodologico e l'approfondimento problematico del diritto costituzionale con un approccio attento alle esigenze della nuova didattica emerse in seguito alle recenti riforme dell'ordinamento universitario. A tal fine, ogni argomento, pur seguendo l'impostazione classica della manualistica italiana, viene sviluppato ricostruendone l'essenziale perimetro concettuale alla luce del contributo offerto dalla giurisprudenza costituzionale. In questo modo, lo studio dei principali istituti del diritto costituzionale è declinato in chiave critica, per cogliere le implicazioni problematiche sottese alle più rilevanti trasformazioni in atto, sollecitate dal processo di integrazione europea e dall'evoluzione policentrica dell'assetto organizzativo del potere politico. Marilisa D'Amico è professore ordinario di Diritto costituzionale e Giustizia costituzionale presso l'Università  degli Studi di Milano; è, inoltre, direttore della Sezione di Diritto Costituzionale presso il Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale. È coordinatrice scientifica del Corso di perfezionamento in Pari Opportunità  e discriminazioni di genere. È delegata del rettore dell'Università  degli Studi di Milano per la disabilità  e l'handicap. Giuseppe D'Elia è professore associato di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università  degli Studi dell'Insubria (sede di Como), dove insegna Diritto costituzionale, Stampa e diritto e Fonti del diritto. È membro del Consiglio scientifico del Centro di Ricerca su federalismo e autonomie locali, del Collegio docenti del Dottorato di ricerca in Storia e dottrina delle Istituzioni e del Collegio docenti del Dottorato in Diritto Costituzionale italiano ed europeo presso l'Università  degli Studi di Verona.

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14.
€ 17,00
EAN-13: 9788856822748
Andrea Vitale
Manuale di legislazione alimentare
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneIl Manuale di Legislazione Alimentare illustra in modo organico la legislazione quadro in materia alimentare comparandola con la normativa europea e con il recepimento delle principali direttive e regolamenti in materia alimentare. Illustra praticamente come realizzare la verifica sulla qualità  degli alimenti descrivendo tutti i nuovi strumenti a tutela dei consumatori. Sintetizza come elaborare il più idoneo sistema HACCP e come si attua il controllo di filiera; riassume analiticamente come vengono realizzati i controlli ufficiali da parte di NAS, ASL e Polizia Annonaria; quali sono le modalità  delle ispezioni, i prelievi e le analisi dei campioni; quali infine possono essere le prescrizioni emesse nell'attività  di vigilanza sull'autocontrollo; conclude con una rassegna dei reati in materia alimentare previsti dal codice penale. L'opera si prefigge lo scopo di fornire agli studenti ed ai tecnologi alimentari uno strumento facilmente consultabile e costituisce un determinante supporto per tutti i responsabili dell'igiene e della qualità  degli alimenti, sia che essi siano impegnati in aziende alimentari, sia che essi siano impegnati nella ristorazione collettiva. Il volume costituisce inoltre un aiuto qualificato e una guida pratica per tutti quegli operatori preposti ai cosiddetti controlli ufficiali (NAS, ASL, Polizia Annonaria) e per coloro che sono chiamati ad effettuare controlli di qualità  ed igiene sugli alimenti. Andrea Vitale, avvocato, laureato presso la Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  degli Studi di Milano, è iscritto all'Ordine degli avvocati di Milano e di Parigi. Presta la propria attività  per importanti aziende nazionali e internazionali. Dal 1988 si occupa di aziende alimentari e di ristorazione collettiva specializzandosi nella materia penale alimentare. Nel 2003-04 ha svolto attività  di docenza al master per avvocato d'impresa dell'Università  Cattolica del Sacro Cuore di Milano; è professore a contratto presso l'Università  degli Studi di Milano, Facoltà  di Agraria.

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15.
€ 50,00
EAN-13: 9788820401726
Angela Di Gregorio
Epurazioni e protezione della democrazia. Esperienze e modelli di "giustizia post-autoritaria"
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneIl volume si interroga sulle caratteristiche e l'utilità  della cosiddetta "giustizia post-autoritaria" o di transizione, intesa come insieme di misure adottate per "fare i conti" col passato all'indomani del crollo di un regime illiberale. Analizzando le diverse esperienze - dal punto di vista del giurista comparatista - in successione diacronica, ed i modelli seguiti da paesi molto distanti culturalmente e geograficamente (Europa occidentale, America latina, Sudafrica, Iraq, Europa centro-orientale), l'Autrice si sofferma in particolare sull'epurazione politico-amministrativa e sulla necessità  - per un nuovo ordinamento democratico - di far sì che la propria classe dirigente non sia compromessa coi crimini del passato e dia prova di quella "lealtà  democratica" così enfatizzata nell'esperienza tedesca di "democrazia protetta". Quest'ultima rappresenta un esempio forte ed autorevole nelle transizioni alla democrazia della seconda metà  del Novecento. Ma ogni percorso nazionale testimonia non poche peculiarità , dovute a quelle variabili di macro-contesto che rendono impossibile una recezione pedissequa di modelli esterni. Anche le caratteristiche ideologiche dei precedenti regimi condizionano la qualità  del tessuto democratico da costruire: diverse sono le modalità  di transizione dal nazifascismo, dal comunismo, da regimi militari o segregazionisti. In molte delle esperienze esaminate i fantasmi del passato non sono scomparsi a distanza di anni dalla transizione alla democrazia, come testimonia la caccia agli ex collaboratori della polizia segreta in diversi paesi dell'Europa dell'Est, mentre nel contempo ex funzionari dei servizi rimangono solidamente al potere in diversi paesi della ex Unione sovietica. Anche la mancata purificazione del passato incide dunque sulla qualità  delle scelte democratiche del presente. Angela Di Gregorio insegna Diritto pubblico dei paesi europei e Diritto costituzionale comparato all'Università  degli Studi di Milano. Si occupa principalmente dei paesi dell'Europa centro-orientale. Ha approfondito le dinamiche della transizione e del consolidamento democratico, focalizzandosi sulle problematiche della giustizia costituzionale, delle forme di governo e dell'integrazione europea dei paesi della "nuova" Europa. Particolare interesse ha inoltre dedicato alle dinamiche elettorali e partitiche della Russia. Ha all'attivo diverse pubblicazioni, tra cui La giustizia costituzionale in Russia. Origini, modelli, giurisprudenza (Giuffré 2004) e Repubblica ceca (il Mulino 2008).

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16.
€ 30,00
EAN-13: 9788820409449
Fulvio Cortese
Il coordinamento amministrativo. Dinamiche e interpretazioni
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneIl modo con cui le diverse amministrazioni si rapportano reciprocamente e condividono tempi, modalità  e contenuti della loro azione forma tradizionale oggetto, nel dibattito italiano, di un'attenzione specifica. Si tratta di un tema che ha attraversato molte "stagioni" e che, come tale, si è rivelato strumentale alla discussione di questioni concettualmente assai distanti. Le riforme amministrative e costituzionali che si sono succedute dal 1990 al 2001 hanno stimolato nuovamente la discussione, fornendo ai problemi di coordinamento nuovi ambiti di sperimentazione, specialmente con riferimento alle relazioni tra i diversi livelli territoriali di governo e le rispettive politiche pubbliche. Anche lo studio dell'integrazione europea e delle differenti opzioni di contatto e di collaborazione che in quel contesto si offrono alle istituzioni e agli "organismi" facenti capo a Bruxelles, da un lato, e alle amministrazioni degli Stati membri, dall'altro, costituiscono, per la riflessione sul coordinamento amministrativo, un' arena di sicuro interesse. Un ulteriore allargamento della prospettiva, dovuto in particolare all'impatto delle tante esperienze giuridiche riconducibili al cd. "diritto amministrativo globale", consente, oggi, di apprezzare la rilevanza teorico-generale dell'argomento. Fulvio Cortese è ricercatore di Diritto amministrativo presso la Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  di Trento, dove insegna Istituzioni di diritto pubblico. È autore della monografia La questione della pregiudizialità  amministrativa. Il risarcimento del danno da provvedimento amministrativo tra diritto sostanziale e diritto processuale (Padova, 2007) ed è curatore dei volumi Un diritto per la scuola (con D. Borgonovo Re; Trento, 2004), Ordine giuridico e ordine politico (con P. Carta; Padova, 2008), Finanza, mercati, investitori (con F. Sartori; Pisa, 2011), Per governare insieme: il federalismo come metodo. Verso nuove forme della democrazia (con G. Arena; Padova, 2011), L'acqua e il diritto (con G. Santucci e A. Simonati; Trento, 2011). Per FrancoAngeli è autore del testo Libertà  individuale e organizzazione pubblica in Silvio Trentin (Milano, 2008) e curatore del volume Il crimine dei crimini. Stermini di massa nel Novecento (con F. Berti; Milano, 2008), oltre che coordinatore della Collana "Studi di diritto pubblico" (diretta da R. Bin e A. Sandulli).

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17.
€ 20,00
EAN-13: 9788820411237
Maria Letizia Zanier
L'accusa penale in prospettiva socio-giuridica. Ruolo, processi decisionali e modalità  d'azione del pubblico ministero
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneUna discussione preliminare sulla questione generale dell'obbligatorietà  e della discrezionalità  nel campo delle decisioni pubbliche introduce al tema centrale dell'accusa penale considerata in ottica socio-giuridica. Il volume affronta nel dettaglio le complesse articolazioni del dibattito scientifico sul ruolo, i processi decisionali e le modalità  d'azione del pubblico ministero; il caso italiano si dimostra particolarmente stimolante da questo punto di vista poiché ci troviamo in un sistema dove, a livello normativo, è prescritto che le scelte del pubblico ministero siano obbligate; accade, invece, che in concreto si osservino comportamenti di natura potenzialmente soggettiva. Un'ampia rassegna critica della letteratura tematica internazionale e nazionale fa da cornice all'analisi dei contributi empirici raccolti di prima mano nel corso di diversi anni di ricerca con gli attori del diritto; il ruolo del pubblico ministero viene così inquadrato in un contesto sociale e giuridico in cui il valore e il significato delle norme e delle azioni vanno fatti risalire anche ai referenti di tipo socio-culturale condivisi. Il dibattito intorno ai difficili equilibri della realtà  contingente tra giustizia e politica nel nostro Paese evoca la delicata questione delle riforme dell'ordinamento penale. Nell'arduo, ma imprescindibile, bilanciamento tra principio di obbligatorietà  dell'azione penale e flessibilità  nell'adattamento delle prassi alle richieste del sistema ci interroghiamo su come si formino le scelte dell'accusa in relazione alle pratiche di gestione del crimine. E ancora, la riflessione va al ruolo giocato dalla componente della discrezionalità  nel quadro della modifica in senso accusatorio del processo penale e alle trasformazioni della cultura giuridica del pubblico ministero. Infine, discutendo di possibili riforme, un'ulteriore, sostanziale, chiave di lettura è quella rappresentata dalla tempistica processuale. L'eccessiva durata dei procedimenti, il "ritardo" della giustizia, ma anche l'istituto della prescrizione, delimitano alcune tematiche cruciali che contribuiscono a gettare luce sulla problematica dialettica tra obbligatorietà  dell'azione penale e comportamenti di matrice discrezionale. Maria Letizia Zanier insegna Sociologia e Sociologia dei fenomeni migratori nel Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell'Università  di Macerata. Tra le sue recenti pubblicazioni: Tra il dire e il fare. Obbligatorietà  dell'azione penale e comportamenti degli attori giuridici (Eum, 2009).

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18.
€ 28,00
EAN-13: 9788856849134
Michele Della Morte
Rappresentanza vs. partecipazione? L'equilibrio costituzionale e la sua crisi
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneDa diversi anni si discute della crisi del sistema rappresentativo e della conseguente necessità  di garantire una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica, sul presupposto di un'accentuazione, ormai intollerabile, della distanza tra elettori ed eletti. La partecipazione non costituisce, tuttavia, un semplice rimedio ad una presunta inattualità  della rappresentanza, ma, al contrario, un tratto caratterizzante l'ordinamento costituzionale e qualificante la stessa dimensione rappresentativa. In tal senso, l'equilibrio tra partecipazione e rappresentanza fissato dalla Costituzione permane valido e può ancora fungere da criterio guida per future riforme. Michele Della Morte è professore associato di Istituzioni di Diritto Pubblico all'Università  degli Studi del Molise. Autore di numerosi saggi e articoli in riviste e volumi collettanei, ha pubblicato, tra l'altro, La garanzia della funzione consultiva nell'ordinamento costituzionale (Jovene 2004), e ha curato l'edizione italiana del volume di M. Carrillo, Do not disturb. Informazione e vita privata , (Editoriale Scientifica 2009).

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19.
€ 15,00
EAN-13: 9788820412395
Pierluca Massaro
Dalla punizione alla riparazione. La promessa della restorative justice
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneLa crisi apparentemente senza fine dell'istituzione penitenziaria e, più in generale, del sistema penale sembra rendere anche in Italia più allettante la proposta della restorative justice , fino ad oggi relegata ai margini del sistema di giustizia nonostante gli ampi e importanti spazi altrove conquistati e la pressione a livello internazionale esercitata dalle istituzioni dell'Unione Europea e dalle Nazioni Unite. L'applicazione limitata, peraltro circoscritta alla giustizia minorile, tradisce la tendenza all'appiattimento della restorative justice alla mediazione penale, che della prima è in realtà  espressione e principale strumento applicativo, senza un'adeguata consapevolezza ed un opportuno approfondimento dei principi e degli obiettivi di fondo. Il rischio è quello di strumentalizzare la mediazione per interessi particolaristici non convergenti con quelli riparativi o, perlomeno, di ridimensionarne il senso e la portata. La giustizia riparativa si presenta come un paradigma nuovo di giustizia, con contenuti e obiettivi assai più ambiziosi rispetto alle contingenti esigenze deflattive del sistema penale e con potenzialità  maggiori rispetto alla riparazione del danno cui rimanda l'espressione adottata. Il volume intende individuare e comprendere in primo luogo le diverse istanze sociali e scientifiche che hanno avallato nel corso degli ultimi decenni la proposta di un modello di giustizia riparativa e gli elementi che pongono quest'ultima in alternativa a quella tradizionale. L'obiettivo, pertanto, è quello di comprendere le potenzialità  trascurate e i limiti non valicabili della restorative justice , per delineare possibili spazi applicativi nel panorama sociogiuridico italiano. Pierluca Massaro è ricercatore di Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale presso l'Università  degli Studi di Bari "Aldo Moro", dove insegna Sociologia della devianza. Ha partecipato a numerose ricerche in tema di vittimologia e diritti delle vittime. Tra le sue pubblicazioni: Per una razionalità  costruzionista nella sociologia della devianza. Note epistemologiche (2001); Controllo sociale e sistema penale. Profili storici e scenari di attualit à  (2005). Per i nostri tipi ha curato con Anna Civita il volume: Devianza e disuguaglianza di genere (2011).

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20.
€ 20,00
EAN-13: 9788820413682
Luigi Cominelli
La risoluzione delle dispute. Prassi e teorie per la mediazione, il negoziato e il giudizio
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Diritto, giustizia

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DescrizioneNegli ultimi decenni, il negoziato e i metodi di risoluzione delle dispute sono un tema di ricerca costante nelle scienze sociali e naturali, e stimolano contributi e nuovi approcci da diverse discipline: sociologia, psicologia sociale, organizzazione, economia, antropologia, biologia evolutiva, analisi empirica del diritto. Possiamo oggi accettare come fatto compiuto l'emersione di una teoria della risoluzione delle dispute, di portata ormai compiutamente multidisciplinare, che fornisce spunti di riflessione e benefici pratici non solo all'accademia, ma anche a diverse figure professionali. In questo lavoro si è inteso ricostruire il percorso di questa teoria, dai passi iniziali compiuti dai suoi pionieri, fino al processo di specializzazione e di ridiscussione critica attualmente in atto. Con gli strumenti della sociologia del diritto, si è poi compiuta una rassegna sui metodi di risoluzione delle dispute, e sul vivace dibattito che nel mondo intellettuale e professionale oggi accompagna le scelte di politica del diritto sul tema. Si considerano in particolare, con spirito anche problematizzante, le tendenze attuali verso l'istituzionalizzazione della alternative al giudizio (principalmente arbitrato e mediazione) già  in atto in Europa e nel mondo. Infine, si espongono e si discutono alcune tra le più recenti e interessanti ricerche sulla disputa e la sua risoluzione prodotte dalle scienze cognitive e del comportamento, che rappresentano oggi l'approccio più fertile allo studio del fenomeno. Luigi Cominelli è ricercatore presso l'Università  degli Studi di Milano, dove insegna Negotiation and Alternative Dispute Resolution, e dove ha conseguito un dottorato in Sociologia del diritto. È docente incaricato di Sociologia del diritto presso l'Università  degli Studi dell'Insubria. È stato visiting fellow presso il Program on Negotiation della Harvard Law School. È attualmente vice-presidente del Research Committee on Sociology of Law e membro del Governing Board dell'Instituto Internacional de Sociologà­a Jurà­dica. Dopo la laurea in legge, ha conseguito il titolo di avvocato e di mediatore accreditato, ed è oggi docente di mediazione presso diversi enti di formazione.

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Pagine 12



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